Autechre

  • Autechre use many different digital and analog synthesizers, samplers, and drum machines in their production. They are also heavily involved with the Gescom collective.
  • This very long set was made by Autechre and streamed via xltronic.com. This is the highest bit-rate version I am aware of. Since streaming is usually done in low resolution, this is likely the best it's going to sound unless Autechre release the source. 160kbps is the source upload, other music files were generated from these.
  • Autechre Articles and Media. Popularized by the likes of Boards of Canada in the ‘90s, IDM is marked by tangled robot rhythms and twisted timbres—as well as a surprising amount of tear-jerking.
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Autechre Rym

Gli Autechre si sono imposti rapidamente fra i massimi protagonisti della nuova dance-music ambientale.

Autechre Sign

The official Autechre Store. New album PLUS released 22 November via WARP. Buy Official LP / CD / DL / Merchandise direct from Autechre. Find Autechre bio, music, credits, awards, & streaming links on AllMusic - Glitchy techno duo who drew influences from early.

Sean Booth e Rob Brown, due disc jockey della scena techno di Manchester, sono fra i protagonisti del genere senza canto ispirato alla musica elettronica soffice ed eterea degli anni '70 che ha preso il sopravvento nei rave. Le loro composizioni non usano canto o strumenti convenzionali, ma collage di battiti e accordi. Gli Autechre esordirono con l'EP Lego Feet (1991 - Skam, 2012), ristampato vent'anni dopo in versione estesa di 70 minuti, e con l'EP Cavity Job (Hardcore, 1991), contenente Cavity Job e Accelera 1 & 2.

I riferimenti di Incunabula (Warp, 1993) sono infatti i tardi Tangerine Dream e il Brian Eno dell'impressionismo synth-pop, quando non la musica classica indiana e l'hip hop. Il ritmo sudamericano e le metamorfosi robotiche del singolo Basscadet non cambiano un'equazione che e' fondamentalmente priva di variabili. In alternativa agli stili dominanti, tutti piu` o meno di stampo alieno-futurista, gli Autechre propongono un sound tenue e dimesso, organico invece che meccanico, plastico invece che monolitico, come annunciato fin dall'inizio con l'elettronica soffusa e le ritmiche suadenti di Kalpol Introl. E` un'ideologia che si sublima nel techno vellutato di Bike, in cui ogni vortice minimalista e` calibrato con manieristica precisione. Le cadenze mutano in continuazione, passando senza traumi dai balletti piu` effervescenti alle pause piu` austere. Cio` che conta e` la radiazione di sottofondo, quasi sempre fievole e talvolta impercettibile. 444 cambia un po' le regole del gioco, lasciando che il drone di fondo (un organo glaciale) si avviti alle evoluzioni sensuali di un sintetizzatore, proponendo cosi` una terza via alla trance che fonde la Music For Airports di Eno e la Rainbow In Curved Air di Terry Riley.
Il duo raramente tenta il gotico, anche se con una variante minima il suono diventa sinistro, come dimostrano i borboglii minacciosi e metronomie metalliche di Bronchus 2 e soprattutto le onde malinconiche e i poliritmi sincopati di Doctrine.
La loro prassi ha poco in comune con l'ambientale moderna. Semmai ricorda i primi incerti esperimenti della musica popolare elettronica. Il tempo lievemente jazzato, la melodia iterata e il cupo drone di sottofondo di Eggshell (forse il brano piu` accessibile ed elegante) riportano alla memoria la Tonto's Head Expanding Band. Altrettanto 'antiquata' e classica suona la mezza cantabilita` di Lowride, i suoi carillon metallici e le sue frenesie africane.
La musica sottomarina di Aut Riche rappresenta uno dei vertici di sofisticazione: una specie di coro gregoriano viene lasciato fluttuare fra le galassie mentre si sussegue una sequenza di assoli jazzati alle tastiere, ogni volta in un timbro diverso, e sempre un timbro un po' 'acido'. Il preziosismo in fatto di campionamenti, loop e droni trionfa invece in Windwind, forse il capolavoro tecnologico del disco, la cui complessita` interiore viene mimetizzata dietro una superficie levigatissima.
Il tono distaccato e nonchalant con cui il duo esegue le sue composizioni si insinua fra le maglie della psiche. Il duo e` soprattutto interessato alle qualita` tonali dei suoni, che vengono alterate in continuazione per creare un senso di stordimento, di crollo dell'orientamento, di mancanza di punti di riferimento. La loro e` musica per 'chill out room' piu` che per discoteche.

Autechre Ae

Rooted in vintage American electro as well as ambient and musique concrète, their sound has constantly evolved from melodic, intricately programmed techno to vast, algorithmically generated sprawls that challenge the conventions of rhythm and structure. As demanding as their work can be, they've frequently received praise from critics, and their influence is inescapable -- legions of electronic artists have emulated their style, from their inscrutable track titles to their fluid yet metallic sound design. After helping to establish the template for what the press would soon dub IDM with their 1993 debut, Incunabula, Autechre continued releasing classic full-lengths such as 1995's Tri Repetae and 1998's LP5, in addition to equally vital EPs including 1994's Anti and 1999's album-length EP7. Their sound gradually became glitchier and less melodic throughout the decade, culminating in 2001's polarizing Confield. After making a slight return to their more accessible side with 2008's Quaristice, they began releasing some of the most ambitious works of their career starting with 2013's two-hour Exai, and continuing through the eight-hour NTS Sessions in 2018. The relatively compact SIGN, released in 2020, was a bit closer to their ambient-leaning material, while its companion PLUS was heavier on beats but still highly abstract.